Progetto Grecia 2022

 




Bologna, marzo 2022.
Se tutto va bene, se la maledetta guerra nell'est europa finisce, e gli animi di tutti sono un po' meno turbati, Eleftheria prenderà il largo da Ravenna agli inizi di giugno, diretta verso il Peloponneso, per poi proseguire in Egeo verso l'Eubea e le isole Sporadi. Da lì un balzo verso la penisola calcidica prima di mettere la poppa al vento e ridiscendere l'Egeo orientale per raggiungere Lesvos, Kios, Simi e tutte le altre isole greche presenti lungo la costa della Turchia. Poi, sempre vento permettendo, una lunga cavalcata tagliando da est a ovest tutto l'Egeo per approdare nuovamente alla costa sud del Peloponneso e iniziare una risalita verso l'Adriatico. Questo se il Canale di Corinto continuerà a rimanere chiuso per via dei lavori di sistemazione, altrimenti niente secondo giro del Peloponneso, ma via più breve per il Canale. Se tempo e meteo saranno favorevoli navigherà lungo la costa albanese e poi dalmata fino a raggiungere Pola, a alle fine farà ritorno a casa a Marina di Ravenna. Come potete immaginare questo è solo una ipotesi di navigazione, un "anello" per usare un termine da trekking, un percorso che potrebbe variare nella durata e nelle tappe in funzione delle condizioni meteo. 


L'idea è quella di partire a inizio giugno da Ravenna; scendendo lungo la costa italiana, per approdare alle Tremiti. Oppure - ed è l’ipotesi che mi piacerebbe di più - traversare l’Adriatico fino a Pola, veleggiare tra le isole della Dalmazia (Lussino, Silba, Molat, Zut, etc...) fino a Lastovo e poi attraversare nuovamente l’Adriatico diretto a Vieste. Da lì continuare fino a Otranto prima di passare il canale che porta in Grecia e atterrare a Corfù. Da Corfù inizierò la navigazione verso Itaca e Zante, per poi dirigermi verso la costa del Peloponneso e oziare lentamente fra le varie "dita". Prevedo di giungere a Elefanissos verso la fine di giugno, e scapolare capo Maleas verso Monemvasia e Hydra agli inizi di luglio. Inizia da qui la rotta verso Nord, che terminerà alla pendici del Monte Athos, dopo una sosta alle Isole Sporadi. Ai primi di agosto vorrei cominciare a ridiscendere l'Egeo, per poi ritornare verso ovest  - attraversando le Cicladi  - alla fine del mese, prima di iniziare la risalita verso l'Adriatico. Settembre sarà il mese del ritorno, e qui sarà sempre il meteo a stabilire se risalirò lungo la costa croata o lungo la costa italica, dopo aver attraversato il Canale di Corinto e aver navigato tra le isole maggiori della Grecia Ionica. 

Seconda ipotesi: la discesa lungo la costa Dalmata

Le isole Ioniche

Sono le prime isole che si incontrano andando in Grecia. A Corfù in agosto si faceva fatica a camminare fra la folla di turisti sparpagliati nelle stradine del centro storico, ma quest'anno dovremmo arrivarci a metà giugno e probabilmente riusciremo ad ormeggiare alla base della fortezza di Corfù, al marina di Mandraki, che gli anni passati era off limits per il troppo afflusso.


Poi ci sposteremo a Paxos, o ad Antipaxos, non so ancora. La spiaggia di Vatoumi è sempre meravigliosa e una sosta per un bagno vale sempre la pena farla. Dopo Paxos farò un altra sosta a Lefkada, che con l'aeroporto di Preveza a 10 minuti di taxi è un buon posto per imbarcare o sbarcare eventuali passeggeri. Anche Lefkada non l'ho vista bene, solo un giorno di sosta al marina prima di scendere ancora a sud, quindi un giretto per le sue spiagge o fra i suoi monumenti ci sta. Quando arrivo in queste acque Itaca non può mancare fra le mie mete. Sarà per il mito di Ulisse, sarà che il porto di Vathì è molto comodo, ma mi ci devo fermare. E magari farò un giretto fra i suoi sentieri per vedere il panorama delle isole dall'alto. A Zante non sono mai stato e quindi una visita è necessario farla. Ma non credo che andrò nella famosa spiaggia del relitto; non so perché ma credo che sia una "bufala" ovvero un posto pieno di turisti che non vale la pena vedere. Di spiagge con acque cristalline e sabbia bianca se ne trovano in tanti altri posti in Grecia, per cui posso risparmiami un giro nella costa ovest di Zante. Ma lasciata l'ultima isola ionica inizierà il viaggio nel Peloponneso, la prima delle mie 3 mete di questo viaggio per mare.

Il Peloponneso

Solo a pronunciarne il nome mi sento già nella Grecia antica. Sì lo so che è banale, ma che ci posso fare, a me quel nome suscita questa reazione. Le tre grandi penisole che formano il lato sud del Peloponneso ne fanno uno delle forme geografiche più affascinanti di tutto il Mediterraneo. 


Alcune fra le più famose città della Grecia antica sono qui: Olimpia, Sparta, Corinto, Epidauro. E poi ci sono le spiagge, le acqua trasparenti, le pareti a picco sul mare della costa del Mani, la Baia di Navarino e l'isola di Elafonissos. Il famigerato Capo Maleas, da guardare con rispetto e doppiare possibilmente in assenza di vento. Dall'altra parte del Capo inizia l'Egeo e lungo la costa c'è lo splendido promontorio di Monemvasia, patria della Malvasia, e sicuramente qualche bottiglia entrerà a far parte della cantina di Elftheria. La penisola del Mani, il secondo dito se vogliamo, è fra le tre quella che mi attira di più. Ho letto un libro di recente che racconta molto della sua storia, delle sue genti a dir poco originali, dei suoi abitanti, indomiti guerrieri che non si sono mai piegati a nessun invasore, sia che arrivasse scavalcando le arcigne montagne del Taigeto, sia che venisse dal mare con le navi saracene. Pirati essi stessi e tremendamente litigiosi fra di loro, i manioti erano capaci di unirsi rapidamente per combattere il nemico esterno, per poi tornare a farsi la guerra. Le città turrite del Mani testimoniano questa loro bellicosità. Una penisola fatta di terra brulla, difficile da coltivare, poco adatta anche alle grandi bestie, utile solo a capre, galline e ...fichi d'india. Vedremo, vedremo..

Dal Peloponneso alle Sporadi

Il viaggio continua verso le Isole Sporadi. Si trovano nel nord dell'Egeo, e sono in parte parco naturale. Per raggiungerle ho intenzione di risalire tutta la costa del Peloponneso e fare sosta a Spetses  e Hydra; poi traversare verso Capo Sounion e infilare la prua tra la costa e l'isola di Eubea, per navigare più protetti possibile dal meltemi, che in luglio dovrebbe già cominciare a soffiare intensamente. L'Eubea è un'isola molto lunga della quale non ho molte conoscenze. Fino a qualche anno fa non era considerata una meta turistica, se non dai greci, oggi chissà. La costa occidentale è quella che presenta la miglior fruibilità, con spiagge, golfi accessibili per l'ormeggio e cittadine turistiche. Ho letto che Iin luglio e agosto nella cittadina di Kàrystos c'è la Festa della cultura del vino, potrebbe essere una sosta interessante. Le Sporadi (che in greco vuol dire "sparse") sono molto diversa fra loro, dalla frequentatissima Skiatos fino alla più lontana Gioura. Pare che le acque da queste parti siano ancora più azzurre che altrove, sperando che il turismo in questi anni non le abbia rovinate. Sull’isola di Alonissos, che è anche Centro del Parco Nazionale Marino, c’è anche il Centro assistenza per i cuccioli orfani di foca monaca, l'unico del Mediterraneo.


La penisola calcidica

Tornando sulla terra ferma, un'altra meta sarà la penisola calcidica. Anche qui altre “dita” si immergono nell’Egeo, e sono le tre lunghe penisole di Cassandra, Sithonia e Agion Oros. Sono lunghe circa una cinquantina di chilometri ciascuna. La penisola di Cassandra è la più turistica, anche perché più vicina a Salonicco. Spiagge di sabbia ovunque, così recitano i vari siti di viaggi che ho consultato. Probabilmente l a penisola di mezzo, quella di Sithonia, è la meno frequentata ma ipotizzando di essere da quelle parti a fine luglio (se non più tardi) difficilmente ci saranno delle “baie deserte”... Nella penisola di Agion Oros, la più a est, c’è la Repubblica indipendente del Monte Athos, e chissà se ci sarà modo di visitarlo. So che occorre prenotare, e visto che non ho nessuna certezza dei giorni esatti in cui Eleftheria raggiungerà quelle zone, non posso fare programmi.



Il ritorno

La Calcidica è il punto più lontano di questo viaggio in Grecia, e da qui in poi inizia il ritorno verso Ravenna, distante otre mille miglia. Mi piacerebbe poter tornare facendo il cosiddetto “giro largo” ovvero spingermi fino a Lesbos e poi ridiscendere col vento in poppa fino al Fourni prima di “tagliare” verso ovest e verso il golfo del Saronico. Dalle ultime news (aprile 2022) il canale di Corinto riaprirà al traffico navale da luglio fino a settembre e sarebbe un’opportunità non da poco attraversarlo per fra ritorno nello Ionio, anziché circumnavigare di nuovo il Peloponneso.
Se poi il meltemi dovesse essere troppo fastidioso e le navigazioni verso le isole orientali dell’Egeo proibitive, vuol dire che il viaggio di ritorno sarà fatto sulla stessa rotta fino a Corinto, anziché facendo un mezzo anello. Si va dove ci porta il vento.

Il Golfo di Corinto

Nel grande Golfo di Corinto, i luoghi da vedere non mancano di sicuro. A parte l’esperienza meravigliosa che dev’essere attraversare questo canale dalla pareti altissime scavate fin dall’antichità, la costa nord del golfo è quella meno antropizzata e magari con le maggiori possibilità di fermarsi in qualche baia. Non ho ancora un percorso già stabilito e fra Corinto e Itaca ci sono circa 120 miglia, quindi una o più soste si faranno di sicuro. Inoltre è molto facile che in questa stagione (inizio settembre?) i venti siano da ovest, quindi si andrà di bolina, con l’inevitabile allungamento dei tempi di percorrenza e un numero maggiore di soste. La località più famosa è Lepanto, ma anche Itea, cittadina da cui si raggiunge la mitica Delphi.
Oltrepassato il ponte Rion, che unisce il Peloponneso alla Grecia continentale, si esce dal golfo e si entra nel "mare interno" delle isole ioniche. Da qui in poi si naviga verso nord, ripercorrendo la stessa rotta dell’andata.

Come raggiungermi

Per raggiungere Eleftheria lungo il suo cammino - da Ravenna all'Egeo e ritorno  - ci sono percorsi molto semplici e diretti, ma anche vie molto complicate. Premesso che tutte le isole greche sono ottimamente servite dai traghetti che partono dalle principali città greche, Atene in primo luogo, proverò a schematizzare i possibili approdi e le possibili coincidenze con i mezzi di trasporto dividendoli per zone. È molto probabile che in piena estate ci siano molti altri collegamenti diretti fra l’Italia e la Grecia, che in primavera, quando ho fatto questa ricerca non erano ancora stati attivati.

Isole Ioniche
Periodo probabile di permanenza in zona: dal 15 giugno
 
Corfù: aeroporto con collegamenti diretti con Roma e Venezia. C’è anche un volo da Bologna che costa pochissimo, ma solo il venerdì. Traghetto da Ancona, Bari, Brindisi.
Paxos: Traghetti da Corfù e da Igoumenitsa.
Cefalonia: aeroporto con collegamenti diretti tra Venezia e Argostoli. Traghetto da Bari per Sami.
Lefkas: aeroporto a Preveza con voli diretti da Venezia e da Bologna, poi taxi o bus per la città che dista pochi chilometri. È comunque la soluzione migliore per raggiungere quest'isola.
Zante: aeroporto con collegamenti diretti con Venezia. Traghetti dall'Italia da Bari, ma non sono quotidiani.
 
Peloponneso:
Periodo probabile di permanenza in zona: quarta settimana di giugno, prima  e seconda di luglio.
 
Kalamata è l'unico aeroporto servito dall'Italia, sia da Milano che da Bergamo (Ryanair) o Venezia (Volotea). I voli diretti (2 ore e mezza circa) non sono giornalieri, ma quasi. I voli con più scali possono durare anche 6 ore, da usare solo come ultima chance! 
Se il volo per Kalamata non si trova allora bisogna andare ad Atene e da lì prendere il bus che porta a Kalamata in 3 ore e mezza circa. 
Patrasso è il porto principale del Peloponneso, e qui arrivano i traghetti da Ancona, da Bari e da Brindisi.
Per muoversi lungo la costa ovest si possono anche usare le linee di traghetti che collegano diverse località del Peloponneso con le principali isole ioniche.
 
Per arrivare sulla costa sud del Peloponneso (es. Elafonissos) la cosa è un po’ più complicata. Ho trovato questa possibile soluzione partendo dall’aeroporto di Atene (anno 2021) girando in rete: “Alla fermata dei bus regionali, di fronte al Sofitel Airport Hotel, prendere il bus per la Kifissos Bus Station (7€, circa 1 ora) e da qui prendere il bus per Neapolis-Lakonia (37€). Arrivati a Neapolis raggiungere il molo Pounta (15 minuti in taxi) e poi il traghettino per Elafonissos che arriva in 10 minuti (corse ogni mezz’ora fino alla mezzanotte, costo 2€)”.
 
Isole Sporadi:
Periodo probabile di permanenza in zona: dalle seconda metà di luglio 
 
A Skiatos c’è l’aeroporto e i voli dall’Italia sono frequenti. Da Milano, Roma e Venezia ci sono voli diretti (2 ore + o meno). Da Bologna si arriva, ma non con volo diretto e ci mette molte più ore.
 L’isola di Eubea è priva di aeroporto, ma è molto vicino alla terraferma per cui il collegamento migliore è in bus. Partendo sempre da Atene ci si mette circa 1 ora per arrivare a Chalkida. Si arriva in bus anche da Salonicco.
Le isole di Skopelos e di Alonissos sono servite da servizi di traghetti locali, in partenza sia da Eubea che da Skiatos.
 
Penisola calcidica:
Periodo probabile di permanenza in zona: a cavallo fra luglio e agosto
 
La città più importante di questa parte della Grecia è Salonicco, con aeroporto internazionale raggiungibile anche da Bologna (volo che però arriva alle 23,30). Da Salonicco ci si muove con le linee di bus per raggiungere le tre penisole. Questo sito può essere d’aiuto.
https://www.halkidikitravel.com/it/blog-su-halkidiki/bus-in-halkidiki-885
 
Le isole dell’Egeo:
Periodo probabile di permanenza in zona: agosto
 
Ecco l’elenco completo di tutte le isole greche provviste di aeroporto, alcune anche internazionale, raggiungibili quindi con voli diretti dall’Italia. Quelle che non hanno un aeroporto sono comunque collegate via traghetto per cui i trasporti non sono mai un grosso problema, condizioni del mare a parte. Ho visto comunque che i traghetti greci si muovono con qualsiasi tempo... 
 
Isole greche con aeroporto internazionale:
Santorini – Mykonos Lemno - Lesbo - Kos - Rodi - Samo - Skiathos - Creta - Corfù - Preveza - Cefalonia - Zante
Isole greche con aeroporto nazionale
Syros- Chios- Karpathos- Kithira -Milo- Skiros – Astypalea – Ikaria – Calimno – Naxos – Paros – Kasos – Kastellorizo - Leros
 
Dall’ultima settimana di agosto fino a metà settembre (più o meno) ci sarà il viaggio di ritorno a Ravenna, che prevede il passaggio dallo stretto di Corinto e la risalita lungo la costa croata. Queste sono le ipotesi “a tavolino”, poi in mare è tutta un’altra cosa. E come mi diceva un mio vecchio amico: “un programma di viaggio va sempre fatto, se non ce l’hai come fai a non rispettarlo?”

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